Monday 24 November 2008

Battuta d'arresto per Chavez



L'onda lunga del chavismo si ferma e quasi metà dei Venezuelani saranno governati, a livello locale, da dirigenti dell'opposizione. Alle elezioni regionali chiuse ieri qui a Caracas il Partito socialista del presidente si porta a casa 17 Stati su 24 ma il conteggio inganna perchè agli antichavisti vanno i collegi più importanti e popolosi del paese (nella foto, i vincitori). Lo Zulia, capoluogo Maracaibo, Miranda, Caracas, Carabobo. La capitale torna antichavista e questa è una grossa novità. Miranda, zona est benestante ma con tanti barrios che avevano fatto scivolare nel 2004 lo stato sotto l'orbita del governo, va a Enrique Capriles. Chavez, davanti agli osservatori internazionali ha riconosciuto la sconfitta negli stati chiave. Come l'anno scorso il presidente da mostra di aplomb e diplomazia quando davanti alla stampa straniera. Stiamo a vedere se da domani, quando non resterò più nessuno, non scatenerà la sue invettive contro gli "squallidi", dell'opposizione, come fece l'anno scorso quando perse il referendum costituzionale. Alcune cose da tenere in conto per i prossimi mesi.
1) Il prezzo del petrolio è crollato, da giugno del 2009 Chavez potrebbe avere problemi di cassa. Con i soldi del greggio il governo paga i piani sociali, essenziali per tenere compatta la base chaviste nelle zone popolari. Cosa succederà se il presidente sarà costretto a tagliare.
2) La crisi mondiale si abbatterà su un paese che ha già il record di inflazione e volatilità finanziaria. Una scelta obbligata sarebbe svalutare la moneta. Ma a quale prezzo?
3) Il rumor qui a Caracas è che Chavez abbia già pronta una nuova offensiva referendaria. Una consulta per chiedere ai venezuelani la possibilità di venir rieletto all'infinito. Visti i numeri di questa elezione, è una scommessa rischiosa. Se si fa, si deve farla prima che scoppi la crisi
4) infine, l'opposizione, Vince in nome dell'antichavismo, in alcune zone si è presentata divisa, manca ancora un leader e ci vorrà molto tempo per trovarlo, visto che di fronte si trovano il carisma ancora fortissimo del presidente. Governare realtà difficili come Caracas, delinquenza, rifiuti per strada, traffico impossibile. può essere una grande occasione ma anche un boomerang pesante. Stiamo a vedere

Infine. Il rojo rojito è molto meno rosso, ma gli antichavisti non devono cantare vittoria. Il comandante è ancora in piedi e nei momenti difficili, finora, ha saputo sempre ritrovare lo slancio per andare avanti. Nel frattempo questa settimana arrivano le navi russe assieme al presidente Medevedv. Così Huguito potrà distrasi un po'.

PS. Oggi, dopo una settimana di pioggia e nuvole, c'è un bellissimo sole a Caracas...

2 comments:

doppiafila said...

Interessante... La crisi imminente sbaraglierá il gioco di molti, nella regione...
Saluti, Doppiafila

Anonymous said...

che il chavismo sia stato fermato, non risulta dai dati elettorali.17 stati contro 5 non sono una bazzecola. Che l'opposizione abbia recuperato è un fatto, che il chavismo si sia fermato è una interpretazione che stride coi fatti.